La crisi non giustifica la maleducazione.
Per quanto la situazione contingente sia difficile da sopportare per ognuno di noi e nonostante il lavoro, la situazione politica, il soldi, le banche, i figli, le difficoltà famigliari e chi più ne ha più ne metta faccio fatica a sopportare i comportamenti maleducati ed irrispettosi del lavoro altrui.
Da piccolo e modesto imprenditore, padre di famiglia, marito, cittadino italiano capisco bene che è difficile sopportare la pressione a cui si è sottoposti ogni giorno per riuscire a vivere in modo decoroso ma francamente fatico a comprendere come invece i comportamenti della gente siano sempre più menefreghisti ed arroganti.
Il mio ufficio ogni giorno riceve telefonate di persone che chiedono informazioni su questo o quell’immobile che noi prontamente forniamo, prendiamo appuntamenti per le visite, attendiamo i clienti (anche quando arrivano in ritardo senza avvisare), li conduciamo nella visita, diamo loro spiegazioni su tasse ed imposte ed eventuali modalità per l’acquisto. Riceviamo richieste di valutazione e prontamente ci rendiamo disponibili per il sopralluogo e diamo immediatamente un riscontro del valore realizzabile e delle relative modalità. Il tutto ovviamente in forma gratuita e senza alcun impegno da parte del cliente di riconoscere qualcosa o un futuro acquisto/incarico di vendita. Il mio tempo, la mia esperienza professionale maturata in 25 anni di attività, la mia competenza (sono regolarmente iscritto alla categoria) non costano nulla e sono messe a disposizione.
Poi quando telefoni per sapere se la visita effettuata o la valutazione siano state o meno di gradimento… il cliente non risponde più al telefono o mette giù…
Il rispetto del lavoro dell’ufficio intero, del mio tempo, dell’attenzione dedicata gratuitamente meriterebbe almeno una risposta. Il grazie forse è eccessivo, ma almeno un "no non mi interessa" probabilmente sarebbe segno di rispetto per ciò che gli altri hanno fatto per te. Perché non tutto è dovuto, anzi.
Ecco questi atteggiamenti maleducati non hanno niente a che vedere con la crisi, semmai con una cattiva educazione personale sulla quale varrebbe la pena riflettere.
Ferrari Marco
piccolo, modesto e povero operatore immobiliare… ma fiero di poter guardare chiunque dritto negli occhi.
piccolo, modesto e povero operatore immobiliare… ma fiero di poter guardare chiunque dritto negli occhi.
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