Legge di stabilità: rivoluzione nelle compravendite immobiliari? o ennesimo delirio normativo...

Rivoluzione nelle compravendite immobiliari o nuovo delirio legislativo tutto italiano? Dopo l’introduzione del
titolo di acquisto negli atti notarili con tanto di numero di assegni/bonifici e numeri di conti correnti (alla faccia della privacy – visto che sono atti pubblici) introdotta dalla Legge Bersani, ecco l’ultimo colpo di genio nella prossima legge di stabilità.

Infatti, all’art 35 della legge di stabilità è contenuta una piccola rivoluzione per le compravendite immobiliari. Pare, appunto, che i soldi versati dall’acquirente per l’acquisto di una casa al momento del rogito non andranno direttamente al venditore, ma ad un fondo gestito dal notaio che li consegnerà solo a trasferimento di proprietà avvenuto. Capito bene? NO, non è uno scherzo, tutto vero. Gli interessi del fondo serviranno allo stato per alimentare i finanziamenti agevolati alle piccole e medie imprese.
Incredibile ma vero, seminascosta nella legge di stabilità arriva quindi la creazione di questo fondo dove verranno parcheggiati i soldi delle compravendite immobiliari fino a trascrizione avvenuta. Lo scopo è quello di evitare che il compratore versi direttamente nelle mani del costruttore o del venditore di un immobile i soldi della compravendita prima che il trasferimento di proprietà sia regolarmente avvenuto, e prima che il venditore abbia adempiuto a tutte le sue obbligazioni. Poiché siamo in Italia, è bene ricordare che l’effettivo trasferimento del bene avviene con la TRASCRIZIONE nei registri immobiliari e non, come credono i non addetti ai lavori, con la firma del Rogito Notarile. Infatti fino a quando il Notaio non si reca in conservatoria e fino a quando la conservatoria non TRASCRIVE (nota bene che la REGISTRAZIONE è altra cosa) non passa l’effettiva proprietà del bene. Pertanto, visto il sistema, se un venditore vende furbescamente la propria casa a più persone nello stesso giorno… la proprietà andrà a chi avrà la fortuna di aver TRASCRITTO l’atto per primo!
Il venditore di un immobile non riceverà il prezzo del bene venduto il giorno del rogito, ma gli importi saranno consegnati nelle mani del notaio che li dovrà versare su un conto corrente costituito ad hoc. nel fondo confluiranno:
1) tutte le somme dovutegli a titolo di onorari, tributi e rimborsi spese, in caso di compravendita immobiliare,
2) le somme affidategli in deposito fiduciario,
3) l’intero prezzo se si tratta di compravendite immobiliari o di aziende
Gli interessi sulle somme depositate serviranno a rifinanziare i fondi di credito agevolato destinati alle piccole e medie imprese.
Secondo quanto stabilito dalla legge, il denaro potrà essere “trattenuto” fino ad un massimo di 30 giorni, termine entro il quale dovrà avvenire il passaggio di proprietà.
Gli importi depositati non saranno di proprietà né del venditore né del notaio, costituendo una sorta di patrimonio separato e impignorabile. Sarà lo stesso notaio a trasmettere il denaro al venditore solo una volta che sarà stata effettuata la trascrizione dell’atto definitivo nei pubblici registri immobiliari. Una formalità che serve a tutelare il compratore nel caso in cui il venditore lo destini anche ad altri acquirenti. Il primo che trascrive prevale infatti sugli altri eventuali acquirenti.

Come al solito siamo in Italia e si preferisce complicare le cose lucrando sui soldi dei cittadini quando basterebbe invece informatizzare la trascrizione delle compravendite.
Invece:
a) Si trattengono soldi e tanti ai cittadini senza alcun diritto;
b) Lo stato guadagna interessi su depositi milionari dei cittadini, con quale diritto?
c) Si rende ancora più difficile e complicato vendere e comprare casa allo stesso tempo per via di tempi lunghi ed incerti;
Troppo semplice, forse, informatizzare il sistema o imporre alle conservatorie la trascrizione entro 48 ore dalla comunicazione personale o con posta certificata o altro sistema da parte del Notaio… troppo semplice e non ci avrebbe guadagnato nessuno!!!
Guarda caso in questo modo lo stato guadagnerà dei soldi (che forse poi metterà a disposizione) con soldi del cittadino, le banche ovviamente non faranno il lavoro gratis ed i Notai avranno comunque il lavoro garantito, Ed il cittadino? Il contribuente? Il povero cristo che ha bisogno di cambiare casa? Balla…. Italia, è qui la festa! Felice 2014, sempre per loro.

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