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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

Vendere casa oggi

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Un recente studio afferma che i tempi medi di vendita di un immobile sono di circa 8,5 mesi. Probabilmente in molti casi anche di più. Inutile stare a disquisire ancora sul perché e sul percome. La crisi ed i suoi effetti collaterali li conosciamo tutti. Per meglio dire quasi tutti, visto che solo pochi ne hanno una reale consapevolezza mentre la maggior parte crede di averne chiari i meccanismi generali ignorando, di fatto, la reale e precaria situazione che deriva anche da situazioni pregresse. Se infatti la situazione contingente è drammatica, non ci si deve dimenticare di quanto gli errori di un recente passato hanno condizionato e continuano a condizionare il presente. Non bisogna dimenticare che negli ultimi 10/15 anni venditori, agenti, banche, associazioni di categoria, costruttori hanno operato e guadagnato con facilità e senza regole. O meglio, le regole ed i meccanismi passano in secondo piano quando c’è talmente tanto sul tavolo… Si è venduto e comprato con tale facili...

Nuovi estimi catastali allo studio... Altro pasticcio?

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E’ allo studio, tanto per cambiare, una nuova rivisitazione degli estimi catastali che probabilmente non saranno più calcolati in funzione del numero dei vani bensì per metro quadrato (vedi articolo del Corriere della sera). Pare, il condizionale è d’obbligo, che i valori saliranno di ca. un 60 % e di conseguenza aumenteranno così tutte le varie tasse ed imposte dirette ed indirette. Come sempre, il cittadino comune ne dovrà pagare le conseguenze. Sebbene la questione sia complicata e non di facile soluzione, forse con un po’ d’impegno si potrebbe arrivare ad avere una linearità di trattamento facendo ricorso ad una banale, quanto a mio avviso, semplice considerazione e cioè che tutti sono disposti a pagare un qualsiasi importo purché sia ragionevole. Per meglio dire poco, ma lo pago. Da anni sostengo che, se l’I.V.A. fosse il 5% piuttosto che il 21% tutti la pagherebbero. La gente non paga perché ladra di natura ma perché spesso si trova, suo malgrado, nella condizione di non ...

Le parole non bastano per uscire dalla crisi... ci vuole un po' di sana autocritica.

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In un momento delicato come questo, con tutti i problemi e le difficoltà che ogni giorno bisogna affrontare, se bastasse parlarne o scriverne per risollevare tutto d’un colpo il morale e l’economia generale, saremmo già a cavallo. Anzi potremmo già essere tutti ricchi sfondati. Eppure ogni giorno si scrive, si legge e si parla di come fare o come disfare. Di necessità di trovare nuovi soldi, di  fare autocritica aiuta a migliorarsi  fare autocritica aiuta a migliorarsi  banche che fanno utili, di impegni di governo per togliere l’Iva o spostarla più in là. Ogni giorno c’è qualche esperto politico, tecnico, manager (bada bene di azienda pubblica) che suggerisce la ricetta giusta, che spiega come si otterrebbero risultati se o come sarebbe meglio se invece… Anche i vari opinionisti, giornalisti e pseudo esperti si lanciano in previsioni e consigli. Il tutto condito da studi, tabelle, previsioni varie assecondate da luminari vari. Peccato poi che, come già dimostrato dal...

L'opzione I.V.A. per le locazioni

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In questo particolare momento di mercato la locazione è una delle possibili vie d’uscita per le imprese per mettere a reddito (o per meglio dire, per far fronte ai costi sostenuti per la costruzione) i propri immobili. Poiché un canone soggetto ad I.V.A. diventerebbe un costo eccessivo per il privato cittadino che, non potendo detrarre la maggiorazione sostenuta, si ritroverebbe ad avere un canone decisamente fuori portata. Di conseguenza anche l’impresa si troverebbe a non poter sfruttare l’attuale richiesta di locazione (vista la difficile, per usare un eufemismo, possibilità di accedere ai mutui). Pertanto, il fatto che al canone di locazione non venga applicata l’aliquota I.V.A. renderà i canoni più “leggeri” ed abbordabili anche per le  famiglie ed i privati cittadini. Inoltre, visto che in questo momento sta prendendo piede anche la formula dell’affitto con il diritto di riscatto , sarà più semplice fare il calcolo finale del prezzo concordato e della relativa imposta...

Crisi immobiliare e fame nel mondo, stessa percezione...

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Ogni giorno leggo articoli, parlo con la gente comune, affronto trattative con i clienti ed inevitabilmente si parla della crisi del settore. Ognuno ovviamente dice la sua, ognuno ha un proprio punto di vista più o meno interessante. Per chi, come il sottoscritto,  vive quotidianamente la situazione relativa al mercato immobiliare c'è la sensazione, anzi ormai la certezza, che ben pochi abbiano percepito la reale situazione. Pochi hanno compreso a fondo quanto la realtà sia lontana anni luce dai fasti o dalla normalità di qualche anno fa. Nessuno, salvo solo gli operatori del settore, riescono a comprendere la portata del problema. Negli ultimi mesi infatti, la frase ricorrente che ho sentito dire nelle trattative è stata: " mah, il prezzo offerto è troppo basso. Non abbiamo urgenza di vendere...". Come se il mercato si potesse riprendere