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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

Non si può rinunciare alla fidejussione per immobili in costruzione

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Come sempre in Italia, fatta la legge, si studia l’inganno. La legge 122/2005 ha stabilito che il costruttore ha l’obbligo di dare all'acquirente una fidejussione sulle somme verste e da versarsi a garanzia del buon esito dell’operazione. Riassumo il concetto per semplicità di tutti, in buona sostanza il costruttore ha l’obbligo di garantire al compratore tutte le somme versate in caso di suo fallimento durante il corso della costruzione. A tal proposito si legga l’interessante dispensa redatta a cura del Notariato ( guida_in_costruzione ). Poiché il costo è a carico del costruttore e poiché ciò implica alcune pratiche da sbrigare (per usare una metafora) molti fenomeni hanno ben pensato di inserire una clausola nel contratto preliminare in cui il cliente, di fatto, rinuncia ad avere quanto dovuto. Tutto ciò è illegale.

Mondiale Brasile 2014 e mercato immobiliare

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E’ iniziato il mondiale di calcio in terra brasiliana. I riflettori si sono accesi e per almeno un mese l’attenzione  mediatica mondiale è tutta dedicata a questo incredibile evento. Notizie, informazioni, gossip, mondanità varie, bellezze in costume, tifosi, wags e qualche considerazione puramente sportiva saranno l’argomento principiale di tutti noi. Per organizzare la manifestazione il Brasile ed il mondo intero si sono impegnati a fondo. I soldi sono stati trovati, i poveretti ed i contestatori spazzati via, le nazionali hanno fatto spese faraoniche per esserci. In Italia, dove notoriamente non ci facciamo mancare nulla, abbiamo preso un resort in esclusiva per far soggiornare gli atleti in camera singola a 300 € a notte, abbiamo la delegazione più folta, ci siamo portati cibo e cuochi…

Mercato immobiliare e 10 buoni motivi per comprare oggi

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Ultimamente sto ricevendo telefonate di colleghi/amici che fanno più o meno così: “… ti ho chiamato perché sei sempre così carico…”. Che io sia un po’ incosciente, eccentrico ed un po’ fuori di melone è un dato piuttosto consolidato ormai da 46 anni. Sarà forse per la mia indole di eterno ottimista nonché di impenitente ed immaturo Peter Pan sempre alla ricerca dell’isola che non c’è, ma in un periodo dove anche le mie solide certezze vacillano sotto i colpi della crisi non posso che sentirmi rinfrancato. Fa piacere sapere di poter essere di conforto a chi oggi vede la situazione nera, per non dire nerissima. Pensare positivo, obietterà qualcuno, non cambia le cose. Vero. Pensare positivo come atteggiamento fine a se stesso